I nuovi siti della Casa Granducale e dei Duchi del Sussex

Ce l'abbiamo fatta! mi verrebbe da dire in entrambi i casi. Il nuovo anno si apre con il rinnovamento del sito ufficiale della Casa Granducale del Lussemburgo e con il debutto online di Archewell, la fondazione benefica da cui i Duchi del Sussex gestiranno le loro attività. 

Il rinnovamento del sito della Famiglia Granducale era nell'aria sin dalle conclusioni del rapporto Waringo, che, all'inizio del 2020, ha messo in dubbio la gestione della Casa da parte della Granduchessa Maria Teresa, rilevandone sprechi e lacune e, soprattutto, lamentando l'invadenza della consorte granducale in settori, come la molto criticata gestione del personale, che non erano di sua competenza. Messa da parte Maria Teresa, che non ha più alcun ruolo nella gestione della Casa, diventata adesso Maison du Grand-Duc, la nuova struttura prevede un organigramma trasparente, con precise competenze, alla testa del quale c'è il Maréchale de la Cour, il Maresciallo della Corte, Yuriko Backes, nominata lo scorso giugno. 

All'interno del sito, finalmente si capisce chi è il Capo dello Stato e chi è il contorno: il Granduca Henri giganteggia nella Home Page, non solo nella foto principale, non più dedicata alla Famiglia Granducale, con Maria Teresa in evidenza, ma a un suo bel primo piano, ma anche nelle attività segnalate e dotate di gallery fotografiche. La Granduchessa, che si è dotata di sito e social personali, perché non sia mai stare in secondo piano, è presente solo nella pagina della Famiglia, dove giganteggia accanto al marito e dove ogni membro ha una propria biografia, persino il piccolissimo erede dell'erede, il principe Charles, di quasi otto mesi. 

Le diverse sezioni informano sul ruolo istituzionale del Capo dello Stato, sulla monarchia lussemburghese, le sue residenze, la sua storia, con una sezione dedicata alla Maison con tutte le informazioni che rendono il più trasparente possibile le sue attività e i bilanci. Un rinnovamento necessario, che rende il sito intuitivo e che si centra finalmente sul Granduca, in quanto Capo dello Stato. 

Dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, i Duchi del Sussex si sono finalmente dotati di un sito web (ma non ancora di social), archewell.com, in cui raccolgono le loro attività, offrendo a chi li segue un punto di riferimento nel web. Ad accogliere i visitatori, una foto di Harry e una di Meghan da bambini, con le loro madri, Diana e Doria. Le accompagna una Lettera al 2021 in cui si insiste sulla maternità: Harry si presenta come "il figlio di mia madre", Meghan come "la madre di nostro figlio", nessuna traccia dei padri (e la cosa ha suscitato le solite stucchevoli polemiche dei tabloid, ma vabbe'). Nel testo i Duchi sostengono di credere "nel meglio dell'umanità, perché abbiamo visto il meglio dell'umanità. Abbiamo sperimentato compassione e gentilezza, dalle nostre madri e dagli estranei allo stesso modo. Di fronte alla paura, alla lotta e al dolore, può essere facile perderle di vista. Insieme, possiamo scegliere coraggio, guarigione e connessione. Insieme, possiamo scegliere di mettere in atto la compassione". Toni da Era dell'Acquario, da peace and love e da auto-aiuto di gusto americano, che sono un po' la cifra dei Duchi del Sussex sin dall'inizio della loro attività, anche nella Famiglia Reale britannica. A volte mi dico che sono un po' troppo peace and love, per l'appunto, altre volte penso che c'è bisogno anche di chi crede nell'Era dell'Acquario e si adopera perché il mondo sia un posto migliore. 

In archewell.com, sono riunite tutte le attività di Harry e Meghan: una sezione presenta la Fondazione no profit, il cui obiettivo è "elevare e unire le comunità - locali e globali, online e offline - in un atto di compassione alla volta. Crediamo che la compassione sia la forza culturale determinante del XXI° secolo". Per i primi progetti i partners sono cinque, quasi tutti statunitensi (e non so quanto questo possa essere una buona idea per un principe della Corona britannica, che tale rimarrà anche se gli toglieranno qualunque titolo, perché sangue e antenati non si possono togliere): il Center for compassion and altruism research and education, Stanford medicine, con il cui fondatore James R. la Fondazione Archewell collaborerà; il Center for Humane Technology, diretto dall'ex esperto di etica del design di Google Tristan Harris, con cui la Fondazione collabora già "attivamente per creare le condizioni per comunità online più sicure e più compassionevoli"; la Loveland Foundation, che Archewell sostiene "per la fornitura di risorse per la salute mentale a prezzi accessibili e accessibili a donne e ragazze nere"; l'UCLA Center for Critical Internet Inquiry, di cui la Fondazione sostiene "gli obiettivi e la missione generale di C2i2: reinventare la tecnologia, sostenere la giustizia razziale ed economica nel settore tecnologico e rafforzare la democrazia attraverso la cultura e il lavoro di politica pubblica"; la World Central Kitchen dello chef José Andrés, con cui Archewell ha già presentato il progetto per la costruzione di  quattro centri di soccorso comunitario in regioni colpite dalle devastazioni naturali, in grado di funzionare come cucine d'emergenza durante i periodi di forte necessità e diventare poi "centri di distribuzione di cibo, scuole, cliniche o zone di raccolta sicure della comunità durante i periodi non disastrosi". 

A completare il sito, le sezioni Audio e Production, che raccoglieranno le produzioni dei Duchi del Sussex per Spotify e Netflix, i due colossi con i quali hanno firmato accordi per la produzione di podcast, film, documentari che seguano i loro obiettivi di "umanità e compassione condivise". Mancano i social, si spera che arriveranno presto anche loro. 



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Commenti

  1. Per quanto la mossa nel granducato sia giusta, ovvia ,dovuta, attesa ecc.ecc., resta una domanda: ma il granduca che fa? Bell’uomo, molto distinto, un signore come si dice, ma...appare come un burattino prima nelle mani della moglie, poi si è fatto “sistemare le cose” da altri e ne gode i frutti. È ovvio che non possiamo sapere come siano andate realmente le cose, quali siano i veri rapporti e le motivazioni dietro a quello che succede, io parlo per quello che appare e sinceramente lo trovo deludente, anche un po’ triste per tutti, che sono stati presi per la manina e portati dove dovevano probabilmente arrivare da soli...un grosso boh per me.

    Per quanto riguarda i Sussex , che a me piacciono molto e che cerco di seguire con attenzione, purtroppo i loro obiettivi sono, come hai detto, molto peace and love. Non che sia sbagliato per carità, i valori sono più che condivisibili, ma nei momenti difficili ( e questo lo è) serve anche concretezza. Se cercano consenso questo non li aiuterà: appaiono come dei privilegiati che sono avulsi dalla realtà fatta anche di ben altro. Per quanto io sia convinta che serva un cambio di mentalità e che la solidarietà ci possa salvare, loro appaiono un po’ come dei sognatori a cui dare il giusto peso, tanto sono ricchi, che ne sanno ecc.ecc. Per ora giudizio sospeso insomma, vedremo

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    1. Henri è stato il mio principe azzurro ideale fino a un anno fa, quando si è fatto fotografare con la moglie a Ginevra per difenderla dagli attacchi a cui era sottoposta per la cattiva gestione della Casa Granducale. Pensavo che avrebbe approfittato dell'occasione per ridimensionare il suo ruolo, visto che pare abbiano litigato parecchie volte sulla cosa, invece no, l'ha difesa ed è passata la linea di Maria Teresa: sul trono c'è una squadra, non regna solo il Granduca, ma anche la consorte. E a quel punto il Governo ne ha preso atto, estromettendo lei dalla gestione della Maison du Grand-Duc. Henri è aristocratico ed elegante, ma è anche il peggior Granduca che abbia avuto il Lussemburgo: a causa sua e del rifiuto di approvare la legge sull'eutanasia, i Granduchi non sanzionano più le leggi, si limitano a firmarle, e hanno perso persino il controllo della gestione della propria Casa, passata al Governo. Mi era più simpatico prima delle foto di Ginevra, diciamo. :)

      Sui Sussex, penso che non siano diversi dai principi di ogni parte d'Europa, che sono milionari e poi hanno le loro Fondazioni benefiche per diffondere giustizia sociale, lotta alla violenza, ecc ecc. A me viene un po' da sorridere leggere le critiche a Harry perché vive in una casa da 11 milioni di dollari, come se la sua Famiglia di provenienza vivesse in appartamenti da 100 mq, perché usa suo figlio (la voce) per promuoversi, come se le monarchie non usassero i bambini per suscitare sentimenti di simpatia, ecc ecc. C'è sempre questo due pesi due misure contro di loro che non ha molto senso. Penso che per giudicare il loro operato bisogna vedere i progetti concreti: vero, hanno un linguaggio un po' da figli dei fiori, però se costruiscono le cucine di emergenza, lavorano a progetti sulla salute mentale diffusa anche nelle periferie più povere, sensibilizzano per community più responsabili nel linguaggio dell'odio, continuino pure a parlare di compassione e umanità condivisa, a me va benissimo. :)

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  2. Sono andata subito a dare una sbirciatina ai due siti web. Quello dei Sussex già nelle ultime ore del 2020, quand'era appena uscito, e quello della famiglia granducale proprio oggi. Del primo, a parte il peace and love che personalmente mi stufa da parte di chiunque (per restare in tema di segni zodiacali sono molto capricorno e poco zuccherosa 😂) mi ha colpito il fatto che ha un colore molto scuro. Per qualche motivo mi aspettavo una pagina che scelta per trasmettere positività anche attraverso lo sfondo e sono rimasta un po' così per questa scelta. Per i contenuti effettivi aspetterò di vedere le prossime uscite. Il sito dei granduca invece mi è piaciuto a colpo d'occhio. Fra tutti ho dato uno sguardo alla biografia dedicata a Stephanie, dove ci sono tra le altre cose anche bellissime foto di lei bambina e perfino una foto di gruppo dell'intera famiglia de Lannoy.

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    1. L'Acquario non è un segno zuccheroso, eh! 😂 anzi, lo zucchero è una delle cose che impazientano di più! è molto idealista e utopico, per questo proiettato sul futuro.
      I Duchi del Sussex secondo me hanno gli ideali di giustizia sociale che promuove anche la Casa Reale britannica: tutte le Case Reali, non potendo fare niente di concreto perché altrimenti invadono settori che non sono di loro competenza, si dedicano a temi come la giustizia sociale, la lotta al bullismo, alla violenza domestica e, in ultima istanza, alla fame del mondo che una foto in Africa sta sempre bene a tutti. Quindi non è che stiano facendo cose che sono lontane da quello che Harry ha sempre fatto. Secondo me, ma si vedrà più avanti, dovranno puntare a una comunicazione più "concreta" che "ideale", ovvero far vedere le cose fatte oltre che raccontare gli ideali che li muovono.

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  3. Mi dispiace dover dire che il granduca in tutto ciò non fa una grande figura: sembra che abbiano dovuto salvarlo dalla strega cattiva (leggi Maria Teresa) . Dove sono finiti i principi azzurri di una volta? Quelli che salvavano le principesse per intendersi. Lui è stato soccorso dal suo governo! Ovvio che non sappiamo niente di loro, dei rapporti interfamiliari,di cosa c’è dietro insomma, ma l’impressione che ho io è quella di un uomo bello, elegante, un vero signore ma.. insipido ecco, uno senza grossa personalità. Sornione, vive la sua vita lasciando che gli altri facciano quello che vogliono pur di essere lasciato in pace. Non il prototipo del capo di stato ecco, o come dicevo prima, del principe classico. Ci sono troppe cose non chiare da quelle parti, meno male che gli eredi, sicuramente meno affascinanti, sembrano più solidi e molto uniti

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    1. Condivido, per anni mi sono chiesta quale segreto del Granduca la Granduchessa conoscesse per poter fare tutto quello che voleva e sembrare il vero Capo dello Stato anche in una semplice foto. Anche perché i lussemburghesi parlano di lui come di un uomo molto competente e appassionato e gli alti funzionari lo stimano molto (lei no, non gode di grandi simpatie e si capisce). Adesso la curiosità mi è un po' passata. Penso che al compiere i 70 anni, lascerà il trono, come hanno fatto i suoi predecessori, e sarà il tempo di Guillaume: non so se Stephanie sarà molto diversa da Maria Teresa quanto a energia dietro le quinte, ma almeno sembra avere meno ansia di apparire e di essere la protagonista.

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  4. Alla fine stai a vedere che il tanto "sempliciotto" Guillaume (che spesso accanto al padre più che l'erede sembra un semplice vassallo 😏) finirà per diventare un sovrano molto più pragmatico e accurato. Un po' quello che è successo a Philippe del Belgio, a cui all'inizio non avrebbero dato un soldo bucato... e guardalo ora. 😉

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    1. Be', anche a Henri non davano tutta questa fiducia, a causa dell'eccessiva timidezza e del modo impacciato di parlare in pubblico. Poi piano piano ha conquistato gli alti funzionari di Stato, lasciando però che Maria Teresa avesse spazio con il suo carattere dominante. Non so come sia il rapporto tra Guillaume e Stephanie, certo lei, con la nuova Maison, non potrà esercitare il controllo che fu di Maria Teresa.

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